DALI

DALI

Il protocollo di comunicazione DALI, acronimo di Digital Addressable Lighting Interface, è utilizzato per applicazioni di illuminotecnica nella building automation e nella domotica.
DALI è un protocollo con architettura master/slave per la comunicazione tra i dispositivi che controllano la luce, con tutti i vantaggi di un protocollo aperto (non proprietario), cioè interoperabilità tra apparati di diverse case costruttrici, costi contenuti, continua evoluzione per adattarsi alle esigenze del mercato, compatibilità e supporto a lungo termine, ed è definito nello standard internazionale IEC 62386.

Nella building automation, e più precisamente in illuminotecnica, DALI è uno dei protocolli di riferimento per il controllo di gruppi di illuminazione o singole luci, e permette un drastico incremento della flessibilità nella gestione, in quanto rende possibile memorizzare alcuni parametri associati ad ogni elemento illuminante, permette l’assegnazione di un elemento ad una stanza o ad un’altra in modo dinamico a fronte di un cambio di configurazione dell’impianto, oppure il controllo remoto di scenari di illuminazione.

Altri vantaggi comprendono la possibilità di utilizzare diverse topologie di bus (stella, linea, albero) e raggiungere grandi distanze, fino a 300 m, gestendo fino a 64 singole unità suddivise in 16 gruppi. La trasmissione avviene con un bus dati digitale tramite una linea a 2 cavi, che permette non solo il controllo di un elemento illuminante, ma anche la raccolta di feedback di stato dai vari elementi, in modo da avere un controllo ancora maggiore sullo stato complessivo dell’impianto, con la possibilità di notificare l’utente e agire rapidamente se uno o più elementi non rispondono, ad esempio attivando una luce d’emergenza.

Effettuando un controllo di presenza di una stanza, o con uno spegnimento automatico temporizzato, è possibile spegnere le relative luci quando non necessario, per evitare inutili sprechi nella casa, ufficio o stanza d’albergo in cui viene utilizzato il protocollo. Questo è particolarmente importante quando un locale viene utilizzato in modo discontinuo, come ad esempio una camera d’albergo, in cui è semplice, integrando il sistema di illuminazione con un controllo accessi, stabilire se una persona è effettivamente presente in una stanza senza l’utilizzo di sensori di movimento.
Un sensore di luminosità permette di rilevare le condizioni ambientali come la luce naturale, e, tramite dimmer, ridurre parzialmente o completamente l’illuminazione artificiale per ridurre i consumi, ma garantire comunque un livello di illuminazione soddisfacente per l’utente.

DMX512

DMX512, o più semplicemente DMX, è l’abbreviazione di Digital Multiplex, ed è un robusto standard di comunicazione basato su RS485 utilizzato in illuminotecnica, comunemente per luci di scena su un palcoscenico, ma che si sta affermando anche in ambito domotico.
Ogni rete DMX (chiamata anche “universo DMX”) supporta fino a 512 dispositivi collegati in daisy chain (cioè a catenella), ma è chiaramente possibile controllare più universi DMX con una singola console o master se dovesse essercene la necessità.
Le specifiche tecniche DMX prevedono l’utilizzo di un connettore XLR-5 o RJ-45, ma per installazioni permanenti, come nel caso di un impianto domotico o industriale, è possibile utilizzare anche altri tipi di terminazioni per ridurre i costi e gli ingombri.